Zoologo

Il mestiere dello Zoologo

(professione ISTAT 2.3.1.1.6)

 
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Lo Zoologo, o in senso più ampio il Biologo animale, è colui che studia in maniera scientifica gli animali e per diventare tale è necessario intraprendere un percorso di studi universitario adeguato. Innanzitutto, si consiglia di acquisire una Laurea triennale in Scienze Biologiche (L-13) o in Scienze Naturali (L-32) e proseguire con un corso di Laurea Magistrale appartenente alla classe LM-6 o LM-60, con un’offerta formativa incentrata sulle scienze animali, scegliendo in ogni caso di svolgere una tesi sperimentale nell’ambito degli insegnamenti che riguardano i vari aspetti della biologia animale (settori scientifico disciplinari BIO/05-Zoologia o BIO/06-Anatomia comparata e citologia). È poi opportuno approfondire gli studi con un dottorato di ricerca in Biologia Animale o affini anche in base all’ambito di interesse desiderato.

Il mestiere del Biologo animale si declina oggi in una molteplicità di impostazioni e finalità, prima fra tutte l’esplorazione della diversità delle specie animali esistenti sulla Terra. Infatti, l’attuale milione e mezzo di forme descritte rappresenta solo una frazione delle probabili 8-15 milioni esistenti nelle profondità del mare e nei continenti ancora poco esplorati. Per comprendere la diversità degli animali è necessario applicare la “sistematica” che si interessa della classificazione degli animali e che si avvalora della “filogenesi” che ha come obiettivo quello di comprendere “chi discende da chi” nel corso dell’evoluzione. A supporto ed integrazione di questi due approcci c’è la zoogeografia, cioè lo studio della distribuzione degli animali sul pianeta. Le specie, infatti, sono isolate geneticamente le une dalle altre ed all’interno di ogni specie si possono distinguere diverse popolazioni la cui sopravvivenza deve essere tutelata in un mondo che l’uomo sta cambiando troppo velocemente. Ecco, quindi, la necessità della conservazione della biodiversità, delle risorse naturali terrestri e marine e dell’ambiente stesso. Esistono istituzioni internazionali, come l’IUCN (International Union for Conservation of Nature) che stilano protocolli di valutazione delle specie minacciate con diversi gradi di rischio verso l’estinzione.

Fatte queste premesse, si sottolinea come la sistematica e la biodiversità siano solo una parte della Biologia animale. Molti Biologi, infatti, si dedicano agli aspetti più funzionali dell’organismo animale, cioè a come esso vive, si alimenta, si riproduce, si sviluppa, negli ambienti naturali ma anche come la fisiologia dei loro sistemi ed apparati varia in risposta agli stress ambientali. Molto importante è anche lo studio dello sviluppo e delle funzioni del sistema nervoso che contribuisce in modo fondamentale alle conoscenze del mondo sensoriale, dei meccanismi cerebrali e della coscienza. Questi aspetti sono coltivati nel pieno rispetto di due principi fondamentali: le risposte a livello organismico, cioè dell’animale in toto, e quello della comparazione con altri animali. Un esempio di disciplina che valorizza al massimo l’aspetto comparativo ed organismico è quello dell’etologia, lo studio del comportamento animale, molto importante anche ai fini della cura del benessere delle specie allevate o stabulate per approfondire le conoscenze di numerosissime patologie nell’uomo e per testare protocolli terapeutici in fase preclinica. La sperimentazione animale gioca inoltre un ruolo importante anche nell’allevamento e nella produzione di risorse trofiche ai fini dell’alimentazione umana, come ad esempio nell’acquacoltura. I Biologi animali offrono un contributo determinante anche in tutte quelle strutture, come riserve faunistiche, bioparchi, acquari etc., ove gli animali vengono allevati ai fini scientifico-educativi con criteri che assicurino il benessere animale.

È importante tener presente anche del ruolo fondamentale del Biologo animale come consulente di tutte quelle istituzioni pubbliche coinvolte nell'ambito delle legislazioni nazionali ed internazionali sulla tutela della biodiversità, conservazione e protezione dell'ambiente. Inoltre, non va dimenticata l’importanza del Biologo animale riguardo l’attività di divulgazione scientifica, che sempre di più sta assumendo una funzione rilevante sia come supporto alla didattica sia per la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui problemi relativi alla protezione e al rispetto delle specie animali.

Gli animali infine hanno da sempre rappresentato dei modelli anche per il miglioramento delle tecnologie in uso alla società. Infatti, la biomimetica, intesa come lo studio interdisciplinare del modello animale ai fini di applicazioni innovative, rappresenta uno degli sviluppi della Biologia animale del futuro in molti e svariati settori, ad esempio, nel campo dell’ingegneria aerodinamica e idrodinamica, ma anche per la produzione di nuovi composti biochimici e farmacologici. Non bisogna poi dimenticare l’utilizzo degli animali in ambito forense, che sta di nuovo interessando gli zoologi e che potrebbe rappresentare un importante sbocco occupazionale.

Tutti questi aspetti vengono affrontati da diversi ed eccellenti gruppi di ricerca appartenenti ai settori della “Zoologia” e dell’“Anatomia comparata e citologia” presenti in molte sedi delle Università Italiane e che sono costantemente impegnati nella formazione di esperti in Biologia animale.